583_KRAKATOA, EST DI GIAVA (Krakatoa, east of Java); Stati Uniti, 1969. Regia di Bernard L. Kowalski.
Già il
celebre errore addirittura nel titolo dell’opera (il vulcano Krakatoa si
trovava infatti ad ovest di Giava) è un forte indizio dell’approssimazione
generale di questa che, a suo modo, rimane un’interessante opera di Bernard L.
Kovalski. E’ forse l’evento tragico e devastante dell’esplosione del vulcano a
rendere affascinante il film Krakatoa, est di Giava che, peraltro,
da un punto di vista strettamente spettacolare non se la cava neanche male. Le
scene dell’evento catastrofico sono certamente di impatto e sono tra gli
aspetti che rendono meritevole la visione del film. Meno convincete la regia
che sembra indecisa tra uno stile classico e uno più contemporaneo agli
incombenti anni settanta. L’opera è del 1969 e rimane in bilico tra il film
d’avventura e una venale caccia al tesoro dal sapore più attuale, senza
però compiersi in un senso o nell’altro. Così così anche gli attori coinvolti:
un poco convincente Maximilian Schell è il capitano Hanson; un imbolsito Brian
Keith è Connerly il palombaro; Diane Baker cerca di dare intensità alla sua
Laura, amante del capitano ma anche madre alla ricerca del figlioletto; la
bella ma anonima Barbara Werle prova a mettere un po’ di pepe attraverso
Charlie, il suo personaggio; Sal Mineo e Rossano Brazzi, nelle parti di
Borghese Jr e Sr, sono relegati in ruoli di contorno poco incisivi. Insomma, il
cast non è certo il punto di forza di Krakatoa, est di Giava, anche
se forse si può salvare l’esotica presenza di Jacqueline Chan (Toshi) che è
forse l’elemento più stuzzicante in questo ambito. Qualche spunto, qualche
sprazzo, fino al gran finale: finale col botto, su questo niente da ridire.
Diane Baker
Barbara Werle
Jaqueline Chan AKA Jaqui Chan
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