383_LUCI DELLA RIBALTA (Limelight). Stati Uniti 1952. Regia di Charlie Chaplin.
Charlie Chaplin venne condannato per presunte attività
antiamericane, all’epoca del maccartismo,
nel settembre del 1952, proprio poco prima del debutto nelle sale di un
capolavoro assoluto come Luci della
ribalta. Che, a conti fatti, rimane nella storia come una sorta di suo congedo da Hollywood; che poi è un tema
che ben si sposa con la filosofia del film. Chaplin in Luci delle ribalta è Clavero, un vecchio comico, ormai fuori dal
giro e anche fuori moda; incontra la bella e giovane ballerina Terry (Claire
Bloom), in profonda crisi esistenziale. Nella volontà solidale di aiutare la
ragazza, Calvero riuscirà sia a dare fiducia in se stessa alla giovane, sia a
trovare in se la forza per ritornare sulla breccia. Il tema sentimentale
dell’opera, con l’amore devoto colmo di gratitudine della giovane verso il
proprio mentore assai più anziano, è stemperato a dovere dalla classe e dalla
grazia del maestro in cabina di regia. Chaplin si appoggia poi sulla propria
qualità di musicista, e con uno strepitoso e celeberrimo motivo (premio Oscar
postumo nel 1973) riesce a mantenere alta l’emozione sospesa, senza farla mai
traboccare nel sentimentalismo. C’è il tempo anche per l’ultimo saluto insieme
al grande antagonista dei tempi andati, Buster Keaton, con il quale mette in
scena una gustosa gag vecchio stile.
Che dire: chapeau!
Claire Bloom
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