115_L'ANGELO BIANCO (Night nurse). Stati Uniti 1931; Regia di William A. Wellman
Dopo l’ottimo risultato ottenuto con Nemico pubblico, il regista William A. Wellman dirige un film
partendo da un’ambientazione tutto sommato simile, anche a livello di genere cinematografico, ma proponendo
uno sviluppo completamente differente. I gangster ci sono anche ne L’angelo bianco, tanto per capirci, ma
la storia è incentrata sulle vicende di un infermiera (questo il senso del
titolo del film, che fa riferimento alla divisa degli assistenti sanitari).
Barbara Stanwyck è Lora Hart, la protagonista in questione, accanto a lei la
collega Maloney (la carinissima Joan Blondell) e due esemplari maschili presi in prestito dall’ambiente di Nemico pubblico: Mortie (Ben Lyon), buon
diavolo ma con discutibilissime amicizie,
e il temibile e aitante Nick (Clark Gable), a vedersi potenzialmente un
gangster fatto e finito, ma per il momento relegato al ruolo di autista quando
non intento a malmenare donne e bambine. La struttura della storia è abbastanza
curiosa, perché procede per una prima parte mostrando le difficoltà di Lora e
Maloney nell’apprendistato al ruolo di infermiera, con passaggi ora divertiti,
come quando Lora ottiene il posto grazie ad uno scontro fortuito con il dottor
Bell alla porta girevole dell’ospedale, o con momenti più intensi come quelli
della sala operatoria. Poi la storia si tinge di giallo, quando le gemelline, che le due infermiere devono assistere, sono tenute in stato di denutrizione
per essere eliminate in una questione di eredità che coinvolge anche il medico
curante, il dottor Ranger.
Le cose vengono sistemate grazie all’intraprendenza
di Lora, che arriva a farsi fare una trasfusione per salvare la più malata
delle due, e anche all’appoggio di Mortie, che bilancia il tono della storia
andando a rubare, da provetto gangster buono,
bottiglie di latte (in luogo dell’abituale whiskey) per le piccole gemelle. In
definitiva bilancio positivo per Wellman che se la cava di mestiere; va in
scioltezza anche la Stanwyck ,
che sembra particolarmente a suo agio in un ruolo dove può sfaccendare a
piacimento; sempre graziosa la
Blondell , che patisce però la divisa troppo castigata; forse
il colpo migliore lo assesta il poderoso Clark Gable.
Barbara Stanwyck
Joan Blondell
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