1489_L'ALBERO DELLA VENDETTA (Ride lonesome). Stati Uniti, 1959; Regia di Budd Boetticher.
Il
regista Budd Boetticher è uno dei pochi cineasti in grado di girare B-Movie
come fossero produzioni più importanti. É il caso anche di questo ottimo L’albero della
vendetta, che, pur disponendo del formato Cinemascope e degli ottimi colori
della Eastman Color, ed essendo girato completamente in esterni di grande
impatto visivo –le Alabama Hills presso Lone Pine, California– rimane per sua
natura intrinseca un solido film di serie B. Però si tratta di serie B di
ottima fattura: secco e concentrato sul proprio tema, senza fronzoli, dritto a
bersaglio. La trama, opera del bravo Burt Kennedy –soggetto e sceneggiatura– è
lineare, niente di complicato; ma i suoi risvolti si dipanano un poco alla
volta, tenendo sempre lo spettatore sulla corda. Ben Brigade (l’ineffabile Randolph
Scott) sta dando la caccia ad un fuorilegge; poi si scopre che in realtà la
caccia è un diversivo per attirare il fratello del bandito; e non è la taglia
che interessa a Brigade, ma una quello che vuole questi è una vendetta da
consumare. Questo meccanismo è utilizzato anche per svelare man mano le
intenzioni di Sam e Whit, i due uomini che incontra Brigade, e, nel complesso
permette di tenere sempre vivo l’interesse sulla vicenda, perché il quadro
generale della vicenda, come detto, muta e si chiarisce progressivamente. Questo
pur rimanendo nei canoni delle produzioni minori, i B-Movie, appunto. Le
psicologie dei personaggi, in effetti, non compiono particolari evoluzioni o
sviluppi, nel tempo –se non Sam che, per un certo periodo, rimane in bilico– ma
sono piuttosto figure adatte allo scopo del racconto. Maestro, in questo,
Randolph Scott, non troppo espressivo ma solido e adeguato al livello di
racconto e produzione; da ricordare Lee Van Cliff, nei panni del fratello
cattivo del bandito, e James Coburn, in quelli del poco sveglio With, per un
cast di sorprendente livello. In quest’ottica, doverosa la chiusura dedicata a
Karen Steele, davvero troppo bella per un B-Movie. Del resto, la bravissima attrice
americana, è uno dei grandi rimpianti di Hollywood, non avendo avuto il posto
che avrebbe meritato nell’Olimpo delle Star del cinema.
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