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martedì 11 gennaio 2022

LA SQUADRIGLIA LAFAYETTE

955_LA SQUADRIGLIA LAFAYETTE (Lafayette Escadrille); Stati Uniti1958; Regia di William A.Wellman.

Se consideriamo La Squadriglia Lafayette come congedo cinematografico di William A. Wellman, che non dirigerà altri film dopo questo, allora non possiamo far altro che scattare sull’attenti per l’ultimo meritato saluto ad uno dei grandi della Hollywood del tempo che fu. Del resto il tema scelto dal regista americano aveva molto di autobiografico, avendo il nostro prestato servizio come pilota nella gloriosa e storica Pattuglia Lafayette durante la Prima Guerra Mondiale. E tra l’altro, l’argomento aeronautico della Grande Guerra aveva anche una sorta di matrice metalinguistica, per Wellman, riportandolo ai fasti del suo primo grande successo, Ali del 1927. E certamente nel 1958, anche se ormai avviato al suo viale del tramonto artistico, Wellman sapeva ancora dirigere un film, soprattutto di un argomento che conosceva così bene. Però è onesto riconoscere che La Squadriglia Lafayette, se preso per quello che è, non è tutta questa gran cosa. E’ appunto un film che si può guardare con affetto e riconoscenza per il suo autore, questo sì. In quest’ottica possiamo provare anche a sorridere di gusto alle tante, forse troppe, scenette comiche che, ad essere sinceri, sembrano appunto esagerate. Così come sembra un po’ stucchevole la storiella d’amore tra Thad Walker (Tab Hunter), un aspirante pilota americano, e Renée (Etchika Choureau). La Choureau è deliziosa, d’accordo, ma questa traccia sentimentale non ha alcuna struttura narrativa o emotiva. E poi Thad, il protagonista, sembra davvero un po’ troppo stolto, arrivando a picchiare un ufficiale francese certamente indisponente ma che un normale eroe hollywoodiano avrebbe ignorato senza neppure alzare un sopracciglio. Il baldanzoso allievo pilota arriva addirittura a disertare, in seguito a questo banale episodio, con la storia che sembra davvero aver perso gli abituali criteri di un normale racconto che possa dirsi credibile e avvincente. Naturalmente tutto quanto poi rientra nel seminato narrativo e Thad può infine partecipare alle gloriose battaglie nei cieli di Francia. E, se ripensiamo a La Squadriglia Lafayette come ultimo saluto a William A. Wellman, allora possiamo considerate rientrate anche le nostre, tante, troppe, perplessità. 




Etchika Choreau




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