15_LA BRIGATA DEL DIAVOLO (The Devil's Brigade). Stati Uniti, 1968; Regia di Andrew V. McLaglen.
Film di guerra di puro intrattenimento, questo La brigata del diavolo è girato con
sicuro mestiere da Andrew V. McLaglen. Il film è divertente ed è interessante
per l’aspetto rilevante che viene riservato all’addestramento dell’Unità
Speciale Combattente. Nel film questa fase occupa una prima parte importante almeno
quanto la seconda, laddove la scena si sposta sul fronte di guerra italico.
Ulteriori caratteristiche meritevoli del lungometraggio sono legate alla
matrice storica, focalizzata su argomenti meno conosciuti della Seconda Guerra Mondiale. In primo luogo l’Unità Speciale Combattente, conosciuta come la brigata del diavolo, è fortemente
ispirata ai Diavoli Neri, il 1° Special Service Force, corpo speciale
realmente esistito. E a comandarlo c’era un colonnello che si chiamava Robert
T. Frederick, esattamente come il personaggio interpretato da William Holden
nel film. Lo stesso episodio culminante dell’opera filmica, la presa della
postazione tedesca arroccata sul Monte La Difensa risalendo la
vetta dal lato scosceso e quindi inatteso dai nazisti, è un episodio storico
del fronte italiano della Seconda Guerra Mondiale. Quindi, al di là degli
effettivi riscontri storici, il film ha una sua valenza nel gettare un po’ di
attenzione anche su episodi meno celebrati della liberazione alleata
dell’Italia; la curiosità indotta allo spettatore, eventualmente invogliato ad
approfondire i temi del film, è di per sé già un merito non trascurabile. E poi lo spettacolo è divertente anche grazie ad un cast, magari di second’ordine, ma non disprezzabile: a parte il citato William Holden (attore di assoluto rango), troviamo Cliff Robertson (Crown, il maggiore canadese), Vince Edward (Bricker, il maggiore americano), Claude Akins (il caporale Rocky), John Watson (il sergente Peacock), fino alla comparsata di uno spento Dana Andrews (il brigadiere generale Naylor).
Il tema portante del film,
soprattutto della prima parte, è lo spirito di corpo che unisce i militari al
di là delle precedenti divisioni: in questo caso la brigata del diavolo è composta da canadesi e statunitensi, che si
detestano almeno finché, durante una libera uscita, i sudditi della regina non vengono aggrediti
dai boscaioli residenti nei pressi del centro di reclutamento per una comune
disputa a proposito di alcune ragazze locali. A fronte di un attacco esterno,
gli americani delle brigata solidarizzeranno ovviamente con i commilitoni
canadesi, suggellando la definitiva coesione del reparto. Niente di nuovo quindi; come del resto nella seconda parte incentrata sull’azione militare, dove si esaltano i valori eroici dei soldati. Valori magari discutibili, ma che i soldati meritarono mettendo a rischio la vita in prima persona.
Non un capolavoro della settima arte, insomma, ma comunque godibile.
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