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martedì 19 marzo 2024

ANZACS ep. 3: THE DEVIL'S ARITHMETIC

1454_ANZACS Ep. 3 THE DEVIL'S ARTHMETIC . Australia, 1985; Regia di Pino Amenta, John Dixon e George Miller.

Le varie piste narrative che sorreggono la serie Anzacs proseguo di concerto anche in questo episodio dove, per altro, la traccia bellica diviene davvero ingombrante. Del resto, siamo in una delle fasi cruciali della Grande Guerra sul Fronte Occidentale: nel racconto si comincia con l’offensiva alleata per rompere la Linea Hindeburg in quella che è ricordata come la Battaglia di Arras, tra aprile e maggio 1917. Dopo una breve licenza in quel di Blighty –termine gergale con cui veniva definita l’Inghilterra – gli Aussie dell’Australian and New Zealand Army Corps, ritornano in prima linea per prendere parte attivamente alla Battaglia di Passchendaele nell’estate del 1917, che vide gli Alleati, fino alla Battaglia di Broodseinde Ridge, nel novembre di quello stesso anno, ottenere significativi successi, almeno nell’ambito dello stallo perdurante sul Fronte Occidentale. La tattica del “bite and hold” (mordi e tieni), limitava gli obiettivi delle offensive ai soli risultati che si era in grado di mantenere in seguito, e si presentava come una strategia meno dispendiosa in termine di vite umane gettate al macello. In realtà, il tributo di sangue fu enorme e The Devil’s Arithmetic, il terzo episodio della serie Anzacs lo illustra chiaramente: tra i personaggi del film, il sergente McArthur (Patrick Ward) muore e il protagonista principale, il neo tenente Martin Barrington (Andrew Clarke), rimane ferito gravemente. Buon per lui che, ad assisterlo, ci penserà la bella infermiera Kate Baker (Megan Williams, sempre incantevole), che, grazie alle amorevoli cure, riesce a salvargli la vita. E’ un momento altamente drammatico ma romantico, uno dei pochi diversivi dal campo di battaglia. Le altre piste narrative –quella in Australia, dove si dibatte sulla Coscrizione, e quella nel Comando in Inghilterra, dove si discutono le strategie di guerra– assumono meno rilevanza, così come la sponda umoristica del racconto, gestita anche stavolta dal soldato Pat Cleary (Paul Hogan). Lo scontro bellico, in questo momento della Grande Guerra, è particolarmente cruento e, oltre ai citati dazi in termini di sangue, pretende altri tributi: il capitano Armstrong (Tony Bonner) non regge più la tensione ed è sostituito dal borioso dal capitano Young (Edmund Pegge) che, peraltro, si squaglia subito nella bagarre di Broodseinde Ridge, rivelandosi un codardo. Un percorso solo parzialmente simile a quello del tenente Earnshaw (David Lynch) che, nel finale, viene accecato da una granata proprio quando sembrava essersi finalmente integrato con la truppa. Tra i tanti passaggi emotivi del racconto, si possono ricordare la vicenda di Pudden (Alec Wilson), aggregandosi temporaneamente ad un gruppo di disertori organizzati come un vero reparto militare, e l’incontro tra il caporale Kaiser Schmid (Shane Briant) ed un soldato tedesco in punto di morte che gli consegna una lettera destinata alla moglie. Pur con i limiti di budget di un prodotto televisivo australiano, che deve ambientare un racconto dall’altra parte del pianeta, anche questo terzo episodio mette a referto un buon risultato. Ma il titolo, The Devil’s Arithmetic, cosa mai vorrà dire? Pare che sia la strategia di qualcuno che manda a morire un altro al posto suo, al fine di allungarsi la vita. In Inghilterra saranno fischiate molte orecchie.    



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