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venerdì 10 gennaio 2025

DOC

1605_DOC . Stati Uniti 1971: Regia di Frank Perry 

Tra i film ispirati alla vicenda storica della sparatoria di Tombstone in Arizona, prima di questo Doc, si possono citare un paio di capolavori: nel '46 uscì nelle sale Sfida infernale di John Ford, mentre undici anni dopo fu la volta di Sfida all'OK corrall di John Sturges. Trattandosi di due pellicole ottime e di grande successo, ne consegue che i fatti narrati, perlomeno la versione romanzata giunta ai nostri giorni, siano abbastanza noti. La vicenda è incentrata sulla sfida a colpi di arma da fuoco tra i fratelli Earp affiancati da Doc Holliday opposti ad una banda di cowboy poco raccomandabili. Se questi ultimi erano non erano certamente stinchi di santo, le figure degli Earp, in primo luogo il più celebre Wyatt, e di Doc Holliday sono state oggetto di un certo revisionismo, a cui si ascrive anche questo Doc girato da Frank Perry. Gli eleganti tutori della legge vengono dipinti da Perry come persone ambigue, non migliori e certamente meno coerenti di Ike e compagni, ovvero la banda di balordi loro avversari. Questi ultimi sono descritti come persone rozze, sporche e rissose ma, almeno nella pellicola, non si capisce bene se il loro operato sia effettivamente contro la legge. Al contrario, sia Wyatt Earp che Doc, i personaggi più rilevanti tra i presunti «buoni» della vicenda, sono colti in fragrante in comportamenti poco edificanti. Ad esempio, nella prima e interessante scena, dopo aver sfidato ad una mano di poker scoperto Ike, Doc bara nell'operazione del «taglio» del mazzo di carte. In sostanza Doc ripone sopra al resto del mazzo, le carte che stavano già nella parte superiore dello stesso, annullando di fatto il cosiddetto «taglio» da parte di Ike. Questo passaggio lascia ben più di un dubbio sulla legittimità delle copiose vittorie di Doc al tavolo da poker, ottenute nei giorni immediatamente seguenti. Per quel che riguarda Wyatt, al di là dei dialoghi dove ammette esplicitamente i suoi intenti poco onesti, la sua ambiguità trova conferma nella sfida a mani nude con Ike, dove il Marshall attacca a tradimento, per venire poi, comunque, brutalmente sconfitto.

Quest'operazione di demolizione dei miti del west è fatta, ad onor del vero, senza eccessivo furore fazioso da parte del regista, e si basa anche sulle buone interpretazione di Stacy Keach (Doc) e Harris Yulin (Wyatt Earp): tormentato il primo, ambiguo e viscido il secondo.
Note di merito per Faye Dunaway, splendida interprete femminile principale del cast. Curiosamente la bellissima attrice interpreta una prostituta chiamata Katie Elder, il cui nome non può non evocare il classico western di Henry Hathaway I quattro figli di Katie Elder, tra i cui interpreti dei figli c’erano John Wayne e Dean Martin. Un po’ come dire che il western crepuscolare non faceva sconti neanche alle leggende come John Wayne o Dean Martin: in fondo, non erano che figli di «buona donna».




Faye Dunaway 



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