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mercoledì 1 febbraio 2023

I GIOCHI DEL DIAVOLO: IL DIAVOLO NELLA BOTTIGLIA

1214_I GIOCHI DEL DIAVOLO: IL DIAVOLO NELLA BOTTIGLIA Italia, 1981; Regia di Tomaso Sherman.

Suo malgrado, il ciclo Rai I Giochi del Diavolo, Storie fantastiche dell’Ottocento sarebbe passato alla Storia della televisione come una prima resa qualitativa della rete nazionale nell’ambito dei film per il piccolo schermo. Con una certa dose di consapevolezza: per i primi tre episodi della miniserie, la rete aveva messo a disposizione mezzi cinematografici e chiamato in cabina di regia autori come Mario e Lamberto Bava, Giulio Questi e Pietro Nelli. Va riconosciuto, ai produttori, il fatto che il tipico sceneggiato Rai che aveva furoreggiato per vent’anni a quei tempi era difficile da proporre. La presenza di molto più cinema in televisione, il linguaggio del piccolo schermo che cambiava rapidamente: occorreva trovare nuove soluzioni. Difficile stabilire cosa determinò questa doppia strategia nella serie in questione, fatto sta che dopo i tre film realizzati con mezzi cinematografici, dall’esito non esaltante ma comunque sempre dignitoso, per i successivi tre si optò per una sorta di teatro televisivo. Se La mano indemoniata di Marcello Aliprandi aveva destato perplessità sotto ogni aspetto ed era stato ulteriormente affossato dalla sciagurata interpretazione degli attori, il Il Diavolo nella bottiglia riesce anche a fare peggio. Noioso, pretestuoso, presuntuoso, sciatto, mal diretto e ancor peggio recitato, il film televisivo di Tomaso Sherman riesce a rendere insopportabile perfino un testo d’autore come un racconto di un gigante della letteratura del calibro di Robert Luis Stevenson. A suo modo, un record.    

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