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domenica 26 febbraio 2023

AVAMPOSTO TELEGRAFICO

1228_AVAMPOSTO TELEGRAFICO (Overland Telegraph). Stati Uniti, 1951; Regia di Lesley Selander.

La carriera di Tim Holt è un piccolo mistero: dopo aver lavorato per conto di registi di primissima categoria tra i quali Orson Welles, Gregory La Cava, John Ford e John Huston, divenne una stella dei western di serie B. In questi filmetti, perlopiù diretti da Lesley Selander – proprio come Avamposto telegrafico – Holt interpreta un personaggio dal suo stesso nome, e questo la dice lunga sul tenore di queste produzioni. Tim Holt, il personaggio dei film western, è una sorta di Tom Mix leggermente aggiornato: Mix era l’eroe dei western muti e l’abbigliamento iconico di Holt in parte lo ricorda. Proprio come i personaggi dei fumetti che si ispireranno nei decenni alle sue gesta, Tim ha un fido scudiero, Chito Rafferty (Richard Martin), messicano di origine irlandese che pensa unicamente a mangiare e a correre dietro alle gonnelle. I film del duo furono una ventina e Avamposto telegrafico è uno degli ultimi. Erano ormai gli anni Cinquanta e le produzioni di serie B si affidavano a cliché consolidati: se il protagonista era preso direttamente dalla preistoria del genere western, alla corrente degli all’epoca recenti anni Quaranta si ispirava il tenore del racconto. Nei tipici western romantici dei 40s, per la verità, il protagonista era un fuorilegge mentre Tim Holt è un eroe a tutto tondo ma, come riferimento a questa corrente, va messa a referto la presenza di ben due ragazze piuttosto intraprendenti. Gail Davis era una specialista dei B-Movie western e in effetti si disimpegna egregiamente a cavallo o con le armi da fuoco. Più elegante Mari Blanchard che nel film è una cantante da saloon che corona il suo sogno di maritarsi. Non con Tim Holt, naturalmente, che gli eroi dei B-movies, come quelli dei fumetti, ben difficilmente si sposano.  



Mari Blanchard 




Gail Davis 



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