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sabato 27 dicembre 2025

ELLIS IN GLAMOURLAND

1774_ELLIS IN GLAMOURLAND , Paesi Bassi 2004. Regia di Pieter Kramer

Nel corso della sua lunga carriera, Joan Collins si era mossa prevalentemente sull’asse atlantico, tra la natia Inghilterra e gli Stati Uniti, mecca del cinema e della televisione. Nell’Europa continentale aveva avuto più di un’esperienza italiana e in pochi altri paesi tra cui, certamente non figurava l’Olanda, paese non precisamente ai vertici della produzione cinematografica. Per il film Ellis in Glamourland, l’attrice inglese è chiamata nei Paesi Bassi come sorta di ambasciatrice del fascino hollywoodiano. In realtà, sebbene la Collins grondi glamour come sempre, il titolo è relativamente indicativo della storia narrata nel film. Joan è una scrittrice di successo che è arrivata in Olanda per presentare il suo nuovo libro con relativo programma formativo: Come sposare un milionario. I riferimenti al famoso film con Marilyn Monroe, Betty Grable e Lauren Bacall [Come sposare un milionario (Ho to Marry a Millionaire), Jean Negulescu, 1953] si fermano però qui: Ellis in Glamourland non va oltre la simpatia per la classica storiella alla Cenerentola. La poverina della vicenda è, in questo caso, la Ellis del titolo (Linda de Mol, star della televisione olandese ma non particolarmente memorabile sul grande schermo), donna lasciata sola dal marito con un figlio a carico. Ellis cerca di arrangiarsi come può lavorando in un caffè e facendo le pulizie in un prestigioso hotel: quando viene licenziata dal primo impiego le cose si fanno quindi più ardue. Mentre pulisce la Hall dell’albergo, viene notata da Susan (Joan Collins), una scrittrice di successo che la invita a partecipare al corso che insegna come mettere in pratica quanto ha scritto nella sua ultima fatica editoriale. In sintesi, sistemarsi tramite matrimonio e in questo ambito si trova, evidentemente, il glamour secondo gli autori del film. Al netto delle schermaglie narrative, non particolarmente originali o avvincenti, Ellis riuscirà ad acchiappare un ricco vedovo, Meindert (Kees Hulst), salvo accorgersi proprio sul filo di lana di essere innamorata di un altro papabile milionario che, ironia della sorte, si rivela essere squattrinato quanto lei. Il passaggio è necessario per certificare, anche dalla trama, che quello che conta è l’amore e non il denaro ma, insomma, per quanto possano essere argomenti condivisibili certo non si tratta di temi inediti o inusuali. Tra le note di folclore di un film carino non più che carino, la presenza del calciatore Ruud Gullit e di sua moglie Estelle, nipote del leggendario Johan Cruijff.  



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